Bermuda, intrigo di mare e bagliori sea glass

Bermuda – spiaggia rosa

Bermuda: centottanta isole di cui sette collegate fra loro da ponti, così vicine da sembrarne una sola e a forma di amo da pesca. Spiagge con sabbia soffice come talco – e sbuffi di colori che sfumano dal rosa pallido al malva per giungere al bianco latte – e onde che spumeggiano in cromie turchesi, barriera corallina e navi negli abissi. Un dipartimento d’oltremare britannico, Bermuda, fiero di esserlo – i celebri calzoni Bermuda, peraltro, non sono nati qui ma a Londra, e furono i militari della Royal Navy i primi a indossarli – con la passione per il golf e la nautica. «Il più piccolo grande luogo del mondo», scrisse Mark Twain a proposito di Bermuda, arcipelago così poliedrico e cosmopolita da consentire numerose direttrici di scoperta, tutte con un comune denominatore: il mare. E che mare: sono circa seicento le coloratissime specie che popolano le acque di Bermuda alle quali si affiancano grotte, relitti di navi e golene, un invito al quale è difficile rinunciare, soprattutto se si è appassionati di immersioni, sci nautico e windsurf. Senza dimenticare pesca d’altura, nuoto con i delfini, kayak e vela. Quanto alle spiagge, Bermuda vanta le spiagge “più technicolor” di tutto l’oceano Atlantico: la costa sud distende al sole la maggiore concentrazione di spiagge con sabbia rosa e in questo spaccato di Bermuda spicca l’intrigante Elbow Beach, che declina in una curva dolce simile a un gomito, da cui deriva il suo nome. Situata a Paget Parish, è molto vicina alla città di Hamilton ed è perfetta per lo snorkeling. Lunga, ampia e sempre sulla costa sud è Horseshoe Bay, una lingua di sabbia rosa nell’area di Southampton Parish, fra le più belle spiagge del mondo. Per gli appassionati di snorkeling la meta è Warwick Long Bay: oltre mezzo miglio di spiaggia nel Warwick Parish – fra le spiagge più “riparate” – così come – sempre nel Warwick Parish – appartata e circondata da ripide scogliere è Jobson’s Cove, piccola e splendida. Sulla costa nord orientale si trova Tobacco Bay – situata a St. George’s Parish -, iconica spiaggia di Bermuda. Agli appassionati di storia marina, Bermuda regala oltre quattrocento relitti disseminati sui fondali, alcuni risalenti al quindicesimo secolo. Se i relitti avvincono negli abissi, sulla terraferma svettano al cielo due imponenti fari: uno ottocentesco e costruito in pietra locale, l’altro è invece il famoso Gibb’s Hill, del 1846 e tuttora in funzione. E a proposito di continuità, un esempio dell’attaccamento di Bermuda alle sue tradizioni è il fitto calendario di celebrazioni fra le quali spicca la Peppercorn Parade, che si celebra annualmente ad aprile nella vecchia capitale St. George’s: una rievocazione in costume d’epoca, durante la quale i notabili di Bermuda pagano un simbolico chicco di pepe al governatore inglese per l’affitto della State House, l’antico edificio del governo.

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Sea glass, lo scintillio di Bermuda

Un compendio di meraviglie naturali, l’arcipelago di Bermuda, fra le quali spicca lo scintillio dei “sea glass” di Bermuda, un variopinto tesoro di Nettuno costituito da frammenti di vetro che il mare protegge, trasforma e poi ridona alla terraferma dopo un lungo processo di “levigazione e lucidatura” da parte del moto ondoso. Il risultato? Spiagge con piccole gemme dai colori più brillanti con bagliori di verde, marrone, bianco e – più raramente – rosso e blu. Con la bassa marea è più facile individuarle, soprattutto sulle spiagge di Black Bay Beach – nord-ovest -, Building Bay e Alexandra Battery & Beach, entrambe situate sulla punta nord orientale.

Luciana Francesca Rebonato per Sartoria Linguistica