British Virgin Islands, bellezza abissale

Sessanta tra isole e isolotti a circa cinquanta miglia a est di Puerto Rico, nell’area nord-occidentale del Mar dei Caraibi. Sono le Isole Vergini Britanniche, disseminate come coriandoli fra le onde di Nettuno, un arcipelago prescelto – soprattutto – dagli appassionati di vela, snorkeling e yachting. Il territorio britannico comprende una quarantina di isole con delle star del calibro di Tortola – con Road Town, la capitale – Anegada, Virgin Gorda e Jost Van Dyke. Una destinazione dalla topografia dinamica e diversificata che consente numerose direttrici di scoperta e fruizione. Ogni isola, infatti, si contraddistingue per carattere e caratteristiche e fra queste spiccano l’unicità di The Baths – piscine d’acqua salata dalle cromie verde smeraldo a Virgin Gorda -, l’Anegada Flamingo Pond – il trionfo di fenicotteri rosa in un’area naturale dedicata -, la scenografica spiaggia di White Bay a Jost Van Dyke – dal nome del famoso pirata – e la sommità della Mount Sage a Tortola, la vetta più alta dell’isola con un’altitudine di 530 metri. Mare e turismo sostenibile in tutte le sue accezioni, dunque, in uno scenario nel quale il tempo sembra essersi fermato: un paradiso terrestre e un eden pelagico, con i fondali dell’arcipelago che custodiscono alcuni dei più interessanti relitti sommersi dei Caraibi come la RMS Rhone, nave situata a circa venti metri di profondità. Tutt’oggi intatta, è visitabile grazie a immersioni con esperti. Una vera e propria avventura affiancata da ulteriori, intriganti imprese che le autorità locali hanno deciso di valorizzare istituendo la BVI Wreck Week, una settimana in cui i tesori marittimi del territorio vengono valorizzati.

Sussurri di calypso e soffi di alisei

Un volto caraibico, una storia britannica e venti di libertà. A Tortola, infatti, gli inglesi decisero di abolire la schiavitù e sempre qui venne edificata la St. Philipp, la prima chiesa per afroamericani liberi. Un passato da conoscere e vivere in prima persona partecipando ai numerosi eventi che animano le British Virgin Islands a iniziare dalla BVI Summer Fest, dedicata proprio alla liberazione degli schiavi africani e che si stempera sulle note del calypso, il ritmo musicale da loro introdotto. Vento in poppa per la celebre Annual Spring Regatta di Road Town ad aprile – tra le più famose kermesse veliche dei Tropici – mentre gli appassionati di windsurf si incontrano alla fine del mese di giugno per la settimana della HIHO Races. La KPMG Tortola Torture è invece l’evento sportivo più estremo – solo il 22% del tracciato è su terreno pianeggiante – delle British Virgin Islands: una maratona di cinquantaquattro chilometri con percorsi che si snodano lungo tutta l’isola in un susseguirsi di panorami onirici, foreste rigogliose e spiagge da instagrammare. Itinerari del gusto con il Festival gastronomico, che annualmente e per tutto il mese di novembre punta i riflettori sulle prelibatezze locali: fra gli appuntamenti più rilevanti emergono Taste of Tortola, Barefoot Gourmet Soirée, Taste of Virgin Gorda, Jost Pork e lo sfizioso Anegada Lobster Festival, ovvero l’occasione di assaporare l’aragosta spinosa – la specie locale del crostaceo – cucinata con maestria e fantasia, accompagnata dal cocktail per eccellenza delle Isole Vergini Britanniche, il Painkiller. A dicembre, a chiudere in bellezza il mese, provvede il party di Capodanno del Foxy’s di Jost Van Dyke, famoso in tutto il mondo per le sue celebrazioni di fine anno.

Luciana Francesca Rebonato per Sartoria Linguistica